Il libro contiene il testo integrale del monologo dell’omonimo spettacolo
Scheda del Libro
Pubblicazione: ottobre 2017
Numero di Pagine: 64
Prezzo al pubblico: 5,00 €
Foto di copertina: “Manifesto dello spettacolo”, Illustrazione di Altrastella (Antonio Stella)
Lo spettacolo
È un monologo teatrale, della durata di 90 minuti + recupero, dell’attore e infermiere Andrea Filippini, che ci accompagna nella guerra in Afghanistan partendo dalla teoria sistemica di Gregory Bateson, che afferma non sia possibile parlare della realtà senza evidenziare la connessione di tutte le sue parti. Così, non si può raccontare un viaggio, in questo caso particolare quello di Andrea, senza raccontare qualcosa di chi ha viaggiato e di chi quel viaggio l’ha subito. E così ci/si racconta, affiancato da alcuni piccoli pupazzi, momenti della sua vita che poi risulteranno fondamentali in quei sei mesi rinchiuso dentro un ospedale di guerra. Il viaggio incerto di un infermiere socratico e libertario, ma anche un po’ “tardone”, come lui stesso si definisce, dalla pace alla guerra e ritorno, anche se dalla guerra non si torna più, perché, come dice Platone: “la fine della guerra l’hanno vista solo i morti”.
La regia è di Lorenzo Marvelli, infermiere come Andrea, anche lui con un’esperienza di guerra nell’anima e, anche lui, attore e regista teatrale.
I due si sono conosciuti nella Residenza Teatrale di Caramanico Terme (PE) nel Luglio 2013, organizzata da ReTe e Errori di Trasmissioni di cui fa parte lo stesso Marvelli, dove il Collettivo Across Alive e Andrea hanno partecipato. La collaborazione dei Collettivi è nata spontaneamente e in un mese anche lo spettacolo “Quinto dice”, che ha debuttato ufficialmente il 29 Agosto all’interno della Quarta edizione del Catignano Indiefestival – Festival del teatro indipendente, Catignano (PE)
Scheda Tecnica
- Durata: 1 ora e 30 minuti;
- Scenografia: l’ideale sarebbe un tavolo, una sedia, un computer portatile, e 4 sgabelli. Tutto si può ridurre ad uno sgabello, visto che questo spettacolo è nato per essere fatto ovunque, come in casa, in treno, in grotta o in cantina;
- Luci: un piazzato e un puntato. Ma vale lo stesso discorso per le scene, se si riesce a fare luce e buio bene, se no bene lo stesso;
- Musica: noi portiamo la chiavetta usb con tutto il sonoro da usare. Serve ovviamente l’impianto audio;
Scheda dell’Autore: Andrea Filippini
Nato a Bologna all’inizio degli anni settanta, è Infermiere dal 1989, dopo 6 anni presso il Dipartimento di Emergenza in Chirurgia Generale e Pronto Soccorso Ortopedico, si trasferisce nel Reparto di Onco-Ematologia Pediatrica al Sant’ Orsola per quasi 12 anni (1996-2007). Nel 2010 si dimette da un posto a tempo indeterminato perché non accetta più il concetto di Ospedale come Azienda.
Oltre all’attività ospedaliera, è anche attore e regista, ricercatore dell’applicabilità dell’arte teatrale nell’assistenza, teorico fondatore dell’Infermieristica Teatrale, progetto che esplora, appunto, e propone il teatro come ulteriore strumento di relazione interpersonale tra chi sta male e chi aiuta, stimolando le strutture sanitarie a fornire un percorso teatrale (accreditato ECM) per i propri dipendenti; per ora solo attraverso Laboratori, Congressi, Convegni, Seminari, ma è sempre in cerca e in attesa di un ospedale che decida di finanziare la ricerca a lui e ai suoi colleghi infermieri e teatranti. E’ fermamente convinto che: «Un infermiere che regala buonumore con la sua arte e la sua professionalità, fa bene in primis a se stesso, poi all’equipe assistenziale e soprattutto fa molto bene alle persone malate».
È un membro del Teatro dei Mignoli, Associazione Teatrale bolognese: responsabile formatore degli Angeli alle Fermate (Bologna e Genova), Personaggio Teatrante della Banda Riciclante e uno dei responsabili del Festival In&Out, la Cultura in Condominio.
Membro prima, collaboratore ora dei Mulini a Vento, band R-Esistente bolognese.
Across Alive
Ci dicono da sempre che sono necessarie e noi, convinti, ci siamo abituati alle guerre, ma ora stiamo rischiando l’indifferenza. AcrossAlive è un Collettivo Umano nato nell’Aprile 2011. Siamo un gruppo di persone unite dalla voglia di cambiare quello che non ci piace e lasciare per chi verrà un mondo più umano e di pace; l’esigenza di diventare gruppo editoriale nasce dalla volontà di pubblicare “Afagnistan, Agfanistan Afganistan”, il diario personale di uno di noi, scritto durante i sei mesi vissuti come infermiere nell’ospedale di Laskar-Gah. Proprio per l’attenzione a fare scelte, dalle più grandi alle più piccole, portatrici di pace, abbiamo deciso di: – essere indipendenti, per evitare qualsiasi censura – dare voce a tutti coloro che scrivono articoli (attraverso il nostro blog) o libri (attraverso la nostra casa editrice), purché siano promotori di pace e/o contro violenze e soprusi, che essi siano fisici, psichici o sociali. – autodistribuirci in tutta Italia ma solo a librai o esercizi indipendenti – non farci pubblicità, ma fare promozione sul campo (Infiltrazioni Sociali) e sfruttare al massimo il passaparola. Queste scelte rispetto alla società in cui viviamo risultano impopolari e, sicuramente, non ci agevolano nella diffusione; ma noi crediamo che un mondo di pace si costruisca mantenendo sempre la coerenza in tutte le fasi, lentamente, seminando quotidianamente.