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Chi siamo

Ci dicono da sempre che sono necessarie e noi, convinti, ci siamo abituati alle guerre, ma ora stiamo rischiando l’indifferenza.

AcrossAlive è un Collettivo Umano nato nell’Aprile 2011.

Siamo un gruppo di persone unite dalla voglia di cambiare quello che non ci piace e lasciare per chi verrà un mondo più umano e di pace; l’esigenza di diventare gruppo editoriale nasce dalla volontà di pubblicare “Afagnistan, Agfanistan Afganistan”, il diario personale di uno di noi, scritto durante i sei mesi vissuti come infermiere nell’ospedale di Laskar-Gah. Proprio per l’attenzione a fare scelte, dalle più grandi alle più piccole, portatrici di pace, abbiamo deciso di:

  • essere indipendenti, per evitare qualsiasi censura;
  • dare voce a tutti coloro che scrivono articoli (attraverso il nostro sito) o libri (attraverso la nostra casa editrice), purché siano promotori di pace e/o contro violenze e soprusi, che essi siano fisici, psichici o sociali;
  • autodistribuirci in tutta Italia ma solo a librerie o esercizi indipendenti;
  • non farci pubblicità, ma solo promozione sul campo (Infiltrazioni Sociali) e sfruttare al massimo il passaparola.

Queste scelte rispetto alla società in cui viviamo risultano impopolari e, sicuramente, non ci agevolano nella diffusione; ma noi crediamo che un mondo di pace si costruisca cercando di mantenere sempre la coerenza in tutte le fasi, lentamente, seminando quotidianamente. Oltre agli articoli sul web e ai libri, una terza forma di dialogo: il teatro e il video.  

Esiste pure un decalogo etico, ma per non annoiarvi vi lasciamo solo queste quattro citazioni di autori più o meno famosi che nessuno di noi ha mai incontrato, ma solo letto:


“Solo i morti hanno visto la fine della guerra”
Platone

“Non esiste una regola per chi muore in guerra…
In guerra le persone muoiono e basta.
Non esiste altra spiegazione al di fuori di questa”
Triage

“Quelli che hanno molto dovrebbero dividere la loro fortuna con quelli che hanno nulla”
Shantaram

“Nessuna sorveglianza, siamo fuori controllo”
Anonimo Genovese


Ah… no… c’è anche la quinta, non ancora revocata…

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero
con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta a autorizzazioni o censure”
Articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana del 1° Gennaio 1948

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