La nuova generazione infermieristica, su cui il paese, i colleghi e le loro famiglie hanno investito soldi, sapere e sacrifici, è a spasso, disoccupata. Tutto il paese pagherà per questo (non è una minaccia, ma una più che probabile conseguenza di un paese che sta affondando); pagherà perché stiamo buttando via il futuro dell’assistenza e non diamo la possibiltà al presente di dare le consegne etiche, morali, umane e professionali prima che diventi passato. E questo, basta informarsi, o più semplicemente chiedere in giro a chi conosciamo, è il ritratto di ogni categoria. Solo che se chiude un azienda ne risorgono forse altre, ma se la Sanità, come la Scuola, collassa, collassiamo tutti. Uno dei nostri primi studenti con cui abbiamo collaborato alla sua tesi con la nostra Infermieristica Teatrale, il primo di cui siamo stati pure correlatori, ora è un infermiere vero, laureato, da mezzo lustro, uno dei tanti che non trova lavoro, se non qualche collaborazione qua e là. Ma il qua e là non serve a crescerlo ulteriormente, ma solo a tappare i buchi di una nave che affonda. E lui? Lui fa di tutto, è un artista e su questo ha scritto una canzone insieme ad un suo amico. Spettacolo. Grazie Joe!
Pace
PS: Alcuni amici palermitani per descrivere la loro città ci dissero “E’ un gran peccato”, nel senso che il peccato sta nel fatto che Palermo è una delle città più belle del mondo, peccato che non venga valorizzata ma lasciata andare. Il nostro ex studente è di Palermo, e confermiamo anche noi, è un vero peccato che questa Società non valorizzi e lasci andare patrimoni umani e, nel nostro caso, infermieristici come Joe e tutta la nuova generazione infermieristica.
Non abbiamo la soluzione o la bacchetta magica, ma solo la nostra scintilla infermieristica, l’Infermieristica Teatrale, e la nostra scintilla socio-edito-teatrale, il nostro Collettivo Umano per la Libera Informazione, Across Alive. In attesa che le scintille presenti siano sempre di più, fino a bruciare il marcio e accendere un vero fuoco, caldo e accogliente, per tutti. Nessuno escluso. Ma proprio nessuno. Utopia? Probabile. Siamo così, piuttosto che restare fermi in un Sistema che uccide tutti, preferiamo cercare un’altra strada, accettando il rischio di cadere, ma almeno abbiamo camminato.
Buona passeggiata a tutti.
Pace