Ciao ragazzo con la maglia verde
ti ho visto morire stasera
ti ho visto dallo schermo del mio computer
la tecnologia…
ho vissuto con te i momenti in cui cercavi la tua famiglia
tra le rovine della tua città distrutta dai bombardamenti
ho vissuto con te le urla da sotto le macerie
ho sperato con te di vederli, di capire da dove provenivano
ma poi con te, ho iniziato ad aver paura
ho sentito gli spari
ci sono i cecchini
stai al sicuro ragazzo, stai attento, te e chi è con te
state attenti, nascondetevi
ci sono i cecchini, cazzo!
e là sotto la mia famiglia che grida
devo salvarli
ma i cecchini sparano, o forse no, è un’impressione
ti vedo ragazzo dalla maglia verde, esci per cercarli.
Ti vedo a terra, un proiettile ti ha colpito
la tua amica ti chiede se ti riesci a muovere
alzi la testa ti guardi le mani, un altro sparo vicino
non ti colpisce ma forse inizi a capire che è la fine
non ti puoi muovere di lì e sei sotto il fuoco nemico
da solo in mezzo alle macerie
inizi a pregare Dio
un terzo sparo. So che c’è stato e che ti ha portato via.
Non l’ho voluto vedere. Ho premuto stop sul video.
Lo stomaco inizia a farmi male.
Maledetta guerra infame.
Sei giovane, alto e magro. Potresti essere mio fratello.
Riposa in pace, fratello mio.