In uno stato dove un ministro della difesa dice che per amare la pace talvolta bisogna armare la pace (http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/italia/2013/06/26/Mauro-amare-pace-armare-pace_8934160.html), in uno stato dove un ministro della difesa, in un momento ci crisi mondiale, non solo economica, ma soprattutto umana, dice che gli F35 da acquistare non sono 150 ma solo 90, parlando di responsabilità passate e di Costituzione che prevede che noi dobbiamo essere armati, senza dare un suo parere personale, del tipo “io penso che dovremmo comprarli” oppure “io penso che non dovremmo comprarli” (http://video.repubblica.it/dossier/governo-letta/ministro-mauro-f35-discuteremo-del-numero-ma-le-forze-armate-devono-essere-armate/133641/132157),in uno stato in cui il consiglio supremo di difesa dice che il Parlamento non ha diritto di veto a riguardo(http://www.repubblica.it/politica/2013/07/03/news/consiglio_difesa_f35_no_veto_parlamento-62316450/?ref=HREC1-1),
ci chiediamo perché c’è tanto clamore nel vedere De Gennaro a capo di Finmeccanica? (http://www.repubblica.it/economia/2013/07/03/news/de_gennaro_sar_presidente_di_finmeccanica_c_l_accordo_tra_letta_e_saccomanni-62301584/)
Ma se la Finmeccanica è quella stessa industria italiana che produce, tra le altre cose, materiale per l’esercito, quindi materiale bellico, ci sembra abbastanza coerente averci messo a capo colui che con la forza, armata e non, ha “gestito” l’obiezione popolare del G8 di Genova, o no?