Ferragosto si avvicina e, come ogni anno, la maggior parte dell’Italia chiude e così anche noi, ma potevamo lasciarvi senza parole?
Ovvio che sì, potevamo, ma non ce la possiamo fare e così cerchiamo di essere leggeri e alternare cattive e buone per una sana lettura sotto l’ombrellone.
Ma chi va in vacanza? Chi se lo può permettere.
Ma chi se lo può permettere? Il popolo? Andare in ferie con il pensiero di come andare avanti è una vacanza?
I politici fanno le vacanze. Ma loro, secondo noi, non se lo potrebbero permettere con i pensieri che dovrebbero avere e invece ci vanno.
A parer nostro, il prendersi cura del nostro paese non è un lavoro, ma una missione.
Chi fa politica, chi siede nel palazzo, dovrebbe dedicare anima e corpo per il suo paese. Pochi anni e poi via, ma in quel tempo, ti devi spremere come un agrume, sennò diventa un lavoro e se così è, allora è giusto vederli ovunque, mare e montagna d’estate, sempre a qualsiasi manifestazione o evento, mare e montagna d’Inverno, in Tv sempre e comunque.
I nostri politici, quelli nostri immaginari, arrivano, pochi anni a lavorare sempre e poi via, a tornare alla vita comune. Non vi piace. Non fatelo. Nessuno vi obbliga.
In effetti loro non vanno mai in vacanza e quando noi siamo più spenti di quanto lo siamo normalmente (spenti) ci passano cose senza che noi ce ne accorgiamo. per esempio, l’anno scorso, il 2 Agosto, nessun politico si presentò a Bologna per commemorare le vittime della strage. Qualcuno disse che non venivano perchè i fischi non sono democratici (?), loro nel frattempo, rimasti a Roma, hanno legiferato una cosa “molto umana”. Mettiamo che dai noi scoppia la guerra civile, mettiamo che arrivi fame, povertà e violenza, mettiamo che qualcuno di noi tenti di scappare, mettiamo che qualcuno di noi ce la fa e arriva e cerca aiuto in un paese più civile. Cosa vi troviamo? Una legge speciale tutta per noi e 18 mesi in un Cie. A loro non interessa chi siamo, come, dove, quando, cosa, perché… questa è la legge passata il 2 Agosto 2011: e-legge-18-mesi-nei-cie-per-i-senza.html
Tranquilli… non è per noi italiani, noi viviamo in un paese ancora in Pace, siamo noi che adesso rinchiudiamo chi arriva dalla sfiga, in una prigione per un anno e mezzo.
Che ci regaleranno quest’anno?
Nulla di nuovo invece dalle nostre migliori e decennali testate giornalistiche, che, sempre e solo secondo il nostro ignorante parere, in vacanza ci sono invece ormai da un bel po’, mataccine senza ritegno che riportano senza pensare; sono giorni, mesi, anni che riportano cosa dicono i banchieri, ma a noi interessa dove sono (e questo governo li ha infilati ovunque perché non bastavano quelli che ci governano, ora li abbiamo anche alla rai!), cosa hanno fatto, ma soprattutto cosa stanno facendo; e pochi reporter denunciano. Perché?
Taranto è una delle città più inquinate, cielo rosso, scarichi in mare, polveri spesso e volentieri, statistiche sull’incidenza del cancro sopra ogni media; dovrebbe bastare molto meno per scatenare l’ira di tutti e invece anni di silenzio; ora un grido di allarme, ma è nel buio: dovremmo guardarci negli occhi e dire, ora basta, gli operai li facciamo lavorare per bonificare invece di obbligarli a scendere in piazza a difendere un posto che uccide tutti.
Ma come dice Vasco… c’è chi dice no. Non santifichiamo Vasco, ma quel poeta, maledetto per lo standard sociale vigente, ne ha detta una fresca fresca: legalizziamola ( C’è chi dice no). Ovvie le risposte di una politica proibizionista. Peccato che il paese amico e esportare di democrazia in tutto il mondo a suon di finanza e di armi, nella cuore della sua grande mela, ha fatto vedere come si gestiscono queste cose. Cinquantenne, afroamericano, sospettato di possedere marijuana, ha sfidato i SuperPoliziotti. Lui solo, con un coltello molto molto lungo e loro, circa una dozzina (e siamo stretti) tutti belli armati, il tutto vicino a Times Square in mezzo alla folla.
La nostra idea di aiuto: aspettare fino che non è stremato, mentre noi ci diamo il cambio e quando cede… aiutarlo.
La loro: una dozzina di colpi e caso archiviato, compresa la sua vita.
La cosa più preoccupante: la nostra tolleranza a tutto questo.
Tutori della legge
Tutori della legge 2, la Vendetta
Tutori della legge 3, Scontro finale
In tv i poliziotti sono sempre così bravi, buoni, simpatici, umani e comprensivi. E ai nostri beniamini passiamo qualche atto ingiusto, d’altronde sono persone speciali. Cinema. Quel cinquantenne era una persona, forse non speciale, ma che importa, era vera e questi lo hanno crivellato. Vita Reale. E morte Reale, in diretta.
E noi? Dove sono i nostri Pop Corn?
E mentre noi mangiamo succede la “vera” tragedia: Ridge lascia Beautiful dopo 25 anni. Invaso da messaggi di amore, implorazioni a restare, imprecazioni, ringraziamenti e accuse di tradimento ha detto che tra poco spiegherà il perché del suo addio. Chissà, forse si è stancato di fare due pranzi di Natale, due Capodanni, due Ringraziamenti, si è stancato di confondere sua madre con Stephanie e di sapere che il suo grande amore, per questa società, non è sua moglie, ma Brooke e Taylor.
C’è chi invece non si dimentica della crisi neanche a Ferragosto. In Italia uniamo l’utile al dilettevole, e riusciamo a protestare con un tuffo in mare, meglio che niente: Acqua sul fuoco
Chi invece getta fuoco, nel senso più filosofico del termine, sull’acqua e sui beni di prima necessità è uno “sceriffo” spagnolo, che in controtendenza con la società vigente, decide di dare da mangiare a chi da mangiare non ha (e tutti a puntare il dito contro di lui e nessuno contro il sistema, mah…)
Capitanos Harlock
Chiudiamo con lo Sport.
Le Olimpiadi sono finite, abbiamo crocifisso la Strega di Turno e il nostro modello medioevale da Santa Inquisizione continua a gonfie vele; ad Alex, colpevole, secondo noi, solo di debolezza, un nostro umano abbraccio. Ora, invece di crocifiggerlo, magari, potremmo aiutarlo, o no? Cominciando da noi, lasciarlo in pace.
Dopo aver sognato in quel mercoledì da leoni, dopo aver sognato di essere anche noi ribelli e liberi a cavalcare onde, ora ci svegliamo e vediamo che anche alcuni di loro hanno ceduto, ma forse non sono veri surfisti, almeno è quello che speriamo: il surf, nato nel mare, finisce in un non luogo, l’aeroporto di Monaco, come noi nelle nostre domeniche da anime di pecore svendute in uno zoo, dentro a gabbie a comprare soli di cartone.
Surf molto Economico, poco economico e per nulla Ecologico
Molto Economico deve essere stato il calcio scommesse, che ha celebrato la sua fine pre-campionato con alcune condanne, tra cui la squalifica di 10 mesi per Conte, l’allenatore della Juve; e il buon Zeman non si astiene dalla sua e si chiede che senso abbia squalificarlo se poi può allenare la squadra per poi dirigerla allo Stadio dalla tribuna? (Zeman, uno che dice no) ZemanFantasia in ZemanLandia? Comunque sia sempre ZemanSimpatia e il Collettivo, sebbene calcisticamente disinteressato, sportivamente parlando quest’anno tifa Zeman, tifa pulito e tifa spettacolo.
Come in ogni tg che si rispetti (evitando quindi parole su caldo, afa, cibo, vacanze, ricette…) chiudiamo con due ultime notizie:
nel paese dello Zio Sam, le donne non fanno valere la loro differenza dicendo sempre più no alla guerra degli uomini (vedi Lisistrata di Aristofane), ma lottano e ottengono la parità con gli uomini: da pochi giorni la prima donna lesbica generale. Magari è il virus, entra nel sistema e sistematicamente lo cambia. La speranza è l’ultima a morire
il pensiero del per nulla mataccino Paolo Barnard, sarà anche poco sorridente, ma per sorridere di questi tempi un ombrellone non basta più.
Mazzata finale
Pace